12 maggio 2010

La mia prima volta con Eberron

C'è sempre una prima volta. La mia prima volta con Eberron è arrivata ieri sera, grazie alle gentili insistenze (in effetti forse insistevo più io) di Adriano "Yodino", il quale la settimana scorsa mi ha sconvolto con una sua idea geniale.
Pensando a cosa giocare il prossimo autunno, a parte ovviamente l'ammiraglia "Il grande arco" che fa da base a Shallan, volevo decisamente virare verso il leggendario (leggesi "paragon path" per chi parla la lingua della 4a edizione) giocando un'avventura che comprai molti mesi or sono, ossia Against the Giants. Poiché si tratta di una superavventura e richiede una certa preparazione, pensavo per semplificare le cose di ambientarla nella regione standard di D&D, ossia la Valle di Nentir. Ed ecco che Yodino, da vero Yoda quale è, ha esclamato, tenendo la Guida di Eberron tra le mani: "Ma perché non l'ambientiamo su Eberron?!?".


Non lo avesse mai fatto. Ero sconvolto. Nei pochi secondi che sono trascorsi tra la sua domanda (retorica) e la mia risposta (entusiastica), ho visto immagini di grande eroismo in quella terra che conosco poco ma che mi ha sempre affascinato. Con le sue casate potenti, la situazione politica caotica, il fantasy spinto vero il pulp e il mistero... insomma, bingo! Proprio quello che stavo cercando per carburare un po' e permettere a Shallan di sedimentare. Quindi, sì, sì e sì! Ambienteremo Against the Giants proprio su Eberron! Quindi mi getto a leggere il libro immediatamente. Con il libro, intendo la Guida a Eberron, dove il mondo viene descritto con un'ottica del tutto nuova. Dico nuova perché mi sembra che la Wizards of the Coast stia riuscendo a produrre del materiale di alta qualità, la cui lettura oltre a essere piacevole, è tutta indirizzata ad aiutare il DM a orientarsi tra le informazioni e a usarle nel gioco. Il primo capitolo parla di "temi" per la campagna per esempio, confermando ancora una volta quell'intenzione "sociologica" che è già presente nella prima Guida del Dungeon Master, ricordando che prima dei personaggi vengono i giocatori, quelli che si devono veramente divertire! E il DM eh, non dimentichiamo il DM. Il DM si deve divertire insieme a tutti, altrimenti a che serve?


Uhm, divago come al solito. Prometto che tornerò sul ruolo del DM. Invece... ieri sera insomma decidiamo di fare un antro di prova, che poi Yodino confesserà essere l'avventura introduttiva alla fine della Guida di Eberron. Preparo dunque il mio personaggio col Character Builder e decido di giocare un forgiato (sì, avete capito bene. Ho giocato un forgiato. Sì, proprio io. Esatto. Lo so, lo so. Strano. Però a volte si fanno cose strane. Qualcuno prova droghe, io personaggi antitetici a me!). Guerriero (sì, avete capito bene. Ho giocato un guerriero. Sì proprio io. Esatto. Lo so, lo so. Strano. Però... ok la pianto). E mi è piaciuto un sacco! Innanzitutto bello giocare immediatamente un flashback, ossia un avvenimento che è avvenuto qualche anno prima e che ha visto il mio forgiato essere ancora al servizio dell'esercito del Cyre e di proprietà della famiglia Cannith. Bello giocare una creatura che ha 4 anni e che sta cercando di capire le emozioni "umane" (ha ancora senso definirle "umane?!?), un po' come la Creatura di Frankenstein. Bello immergersi in un mondo che per quanto è assurdo posa su pilastri solidi: non so perché, ma mi sembrava che le cose avessero un senso tra la guerra centenaria tra gli stati fratelli e le casate marchio del drago che hanno il monopolio dei commerci e dei servizi. Comprendevo i rimandi, mi figuravo l'atteggiamento del forgiato, mi facevo credo le domande giuste durante il gioco. Insomma, come dovrebbe essere D&D secondo me: un gioco divertente che però fa anche riflettere e permette di tirare fuori un certo tipo di energie.
A mezzanotte ci siamo fermati. Ma io sarei andato avanti, tanto ero entusiasta (ok, ok, un po' stavo crollando... m ail mio forgiato no, ha solo bisogno di 4 ore di riposo...), soprattutto sono proprio curioso di vedere come va avanti la storia... e poi sono curioso di vedere come lavoreremo su questo mondo. C'è anche da dire che giocando subito un flashback ci si immerge immediatamente nel contesto storico-politico che tanta parte ha in questa ambientazione. Insomma 4 stelle. Per ora, chissà se la farò arrivare a 5! Sto gongolando. Lo so, lo so. :-)

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